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MOURNING BELOVETH: A MURDEROUS CIRCUS

data

19/04/2006
58


Genere: death/doom
Etichetta: Grau Records
Anno: 2005

Cominciamo subito dai dati tecnici, che di solito metto in chiusura: 75 minuti di doom estremo sono veramente una bella mazzata capo/collo, se poi a propinarcela sono gli irlandesi Mourning Beloveth allora è certo che la cosa possa far male per davvero. Edito per la semi sconosciuta Grau Records, 'The Murderous Circus' è il terzo full lenght per una dei pochissimi (ormai) punti fermi nel panorama del doom estremo, così spopolante all'inizio degli anni '90 (come tutti gli altri generi estremi del resto) e oggi così in sordina che solo pochissimi gruppi riescono a tenere dall'affondare nel mare infinito della mediocrità e scopiazzamento senza vergogna alcuna. Lo stile essenziale del nuovo lavoro del gruppo di Athy è sostanzialmente il medesimo che abbiamo potuto ascoltare sul precedente lavoro 'The Sullen Sulcus' (2002), ossia doom pompato da echeggi dal sapore death metal (specialmente per quello che concerne le vocals del singer Darren Moore che nel growl ricorda Aaron Stainthorpe dei My Dying Bride mentre nel cantato pulito evoca Darren White, l'ex frontman degli Anathema dei tempi che furono) il tutto molto compatto a livello sonoro e alquanto monolitico nell'incedere. Episodio migliore del lotto sicuramente l'opener "The Apocalypse Machine", la sabbathiana e più classicamente doom "The Crashing Wave" e la melodica ed atmosferica "Elemental Nausea" che mi ha ricordato in molti frangenti i Saturnus del bellissimo 'Paradise Belongs To You'. Suonato molto bene e registrato ancora meglio, 'The Murderous Circus' va avanti così per tutti i suoi interminabili 75' fra lamenti e tristi melodie, contornate da accenni ad accelerazioni aggressive e parti più sulfuree di maggior effetto evocativo; non c'è la creatività sibillina dei Poema Arcanus nè l'impatto frontale della potenza dei Morgion, perciò in molte occasioni si ha l'impressione di trovarsi davanti ad un disco che avrebbe potuto... ma che alla fine non ha... oltre che ad un gruppo che sembra aver smarrito quel pizzico di originalità che per lo meno agli inizi possedeva (dando per scontato che oramai l'intero filone doom sembra essere sterile in quanto ad innovazione).

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