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HAMMERFALL: CHAPTER V: UNBENT, UNBOWED, UNBROKEN

data

07/03/2005
73


Genere: Power
Etichetta: Nuclear Blast
Anno: 2005

Sono passati tre anni dal loro ultimo studio album. Gli Hammerfall sono ormai una realtà che non necessita di essere confermata, si confermano per così dire da soli con ogni uscita, complice uno stile che, nel bene e nel male, è divenuto un'etichetta che li contraddistingue nettamente dal resto del panorama musicale. L'etichetta discografica li presenta come gruppo "Heavy Metal", il pubblico generalmente li conosce come "Power", qualcuno preferisce parlare di "Epic Power". Il fatto è che, in effetti, quando un gruppo parte da uno stile per riplasmarlo e definire una propria identità peculiare, "saltano gli schemi": cosa suonano gli Hammerfall? Per come la vedo io, danno una personalissima interpretazione ad un Power Metal di chiara matrice svedese, inserendo elementi delle migliori scuole tardo ottantiane delle correnti di Classic. Detto così, in effetti, sembra che non abbia detto nulla: mi sono "riempito la bocca" di parole ed ho messo in crisi il lettore inesperto (non vogliatemene se mi curo poco del lettore "navigato": quest'ultimo magari potrebbe ridere della mia definizione e darne una migliore, quindi non ha bisogno di essere supportato da me). Mettiamola così: Power svedese, un po' meno "tirato" di quello finlandese, chitarre e ritmiche belle scandite, basso costante... un po' anni ottanta, tanto per cambiare, ma con un'intelaiatura, soprattutto ritmica, più serrata (doppia cassa mai eccessiva, quasi "soft", tanto per fare un esempio). A questo aggiungiamo le scuole post-Classic Metal dei tardi anni ottanta-primi novanta (avete presente i tardi (non gli ultimi) Judas Priest? Ecco, più o meno lo stile è quello, o una sua derivazione). Infine, non dimentichiamo i refrain anthemici, quei bei ritornelli fatti apposta per un pubblico che urli all'unisono poche, ma significative, parole. Questi sono gli Hammerfall. Da sempre. Il nuovo album non smentisce questa loro tendenza, inserendosi "di giustezza" nel filone produttivo di Cans e soci, pur se con delle leggere differenze. La fondamentale si esemplifica nel fatto che la Nuclear Blast ha deciso di definirli non Power, ma Heavy. Perchè? Semplicemente perchè è un album che, rispetto ai suoi predecessori, prende un po' le distanze dal Power. Non lo rinega (come si diceva, gli Hammerfall li si riconosce subito), ma le componenti Heavy Metal più classicheggianti sono in primissimo piano. Trovo eccessivo considerarli un gruppo Heavy, ma sicuramente la cosa è, se non giustificata appieno, quanto meno comprensibile. Per il resto, troviamo 10 tracce, tra cui una strumentale ("Imperial"), una (la conclusiva "Knights Of The 21st Century") è un inno di oltre 12 minuti, e le altre 8 rappresentano la crescita del gruppo in questi anni. Tra brani irruenti ("Fury Of The Wild") e semi-ballads ("Never, Ever"), tra passaggi classicheggianti ed influenze sinfoniche, i 50 minuti di "Chapter V" scorrono veloci, dimostrando che, con la voglia e l'impegno, anche un gruppo ben consolidato può ancora crescere e imparare.

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