CIORAN: Bestiale Battito Divino

Lavoro intriso di adrenalina, caos ed istinti selvaggi per i padovani Cioran. Una demo, un mini, ed ora un altro Ep per un progetto che, sin dal primo ascolto, ci vomita addosso tutta la propria intensità interpretativa. Parliamo di un sound estremo e poliedrico nei toni, vicino al concetto di hardcore/punk vecchia maniera e black metal. Il risultato è un concentrato di nera bile che si colora poi del più verde e putrido minimale core, cadenze che hanno un “accento” epico a tratti e che creano un vero e proprio linguaggio musicale nuovo. C’è un non so che di avanguardistico nei vari accostamenti proposti, una fantasia nelle strutture e nelle ritmiche che riesce a sposarsi comunque perfettamente con la “primordialità”  di taluni passaggi. Ci vorranno molti ascolti per carpire ogni singolo aspetto di un album che travolge l’ascoltatore, calpestandone inizialmente l’attenzione, riuscendo però poi a restare impresso. Chiaro che, dato il quantitativo di sfumature, passaggi ed imprevedibilità, potreste rimanere “storditi” da “Bestiale battito divino”. La dissipata ignavia che a volte ci troviamo davanti nel quotidiano vivere viene spazzata via con forza, cancellata e lacerata con le sue vuote vesti. Un’immagine scandita dal sound di una band capace di avere un tratto che definiremmo anche folklorico nelle cadenze, ideale scalata verso un cielo terso, lasciandosi alle spalle un caos il cui rumore echeggia ancora tra cuore e mente. I suoni trovano l’ideale punto di incontro tra distorsione e capacità di mettere in risalto le qualità strumentali degli artisti. Venticinque minuti scarsi di musica che non ci lasciano assolutamente indifferenti e a cui auspichiamo faccia presto seguito un disco sulla lunga distanza. I Cioran posseggono tutte le carte in regola per affermarsi con estro nel panorama estremo.