BAZOOKA: TOXIC WARRIORS

Dando un'occhiata alla tracklist di 'Toxic Warriors' sembrerebbe quasi di trovarsi di fronte ad un disco dei Sodom, visti gli evidenti richiami a quelle tematiche bellicose tanto care al terzetto teutonico. Avendo poi l'ardire di premere il play, ciò che salta fuori dalle casse è proprio il thrash metal d'assalto che ci saremmo aspettati da un moniker e una copertina simili... Devoti alla scena thrash degli anni ottanta, infatti, i quattro musicisti di Taiwan confezionano un prodotto rigorosamente in linea con quella che è la tradizione musicale degli eighties, rifacendosi più o meno in egual misura alla scuola statunitense e a quella europea del suddetto genere. Il songwriting dei Bazooka è contraddistinto dunque da una scarsa originalità, che unita ad una resa sonora davvero scadente (le linee vocali sono inascoltabili), fa di questo 'Toxic Warriors' un prodotto men che mediocre, destinato, almeno qui in Italia, ad essere completamente ignorato. Poi magari a Taipei questi Bazooka sono considerati dei fenomeni, non si sa mai, ma per quel che mi riguarda, di dischi così il mondo ne è strapieno.