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ANDERSSON, RICHARD: THE ULTIMATE ANDERSSON COLLECTION

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03/11/2005
SV


Genere: Prog/Power Metal
Etichetta: Frontiers
Anno: 2005

Francamente l'ascolto di questo "cd", sempre se di esso si possa parlare, mi ha lasciato piuttosto perplesso. Richard Andersson è un eclettico tastierista di origine svedese, è sicuramente dotato di grandi doti tecniche e nella propria carriera ha preso parte a tre gruppi e ha partecipato a svariati progetti come guest star. Questi gruppi sono, nell'ordine: i Time Requiem, i Majestic e il progetto Richard Andersson's Space Odyssey. Tutti questi gruppi sono dediti ad un Progressive Power Metal che all'orecchio ci riporta alla mente gli americani Symphony X e Yngwie Malmsteen. Partendo dal presupposto che queste band hanno ottenuto un riscontro di pubblico medio/basso ed il nome del virtuoso dei tasti d'avorio non è poi così noto all'infuori della Scandinavia e dei più attenti conoscitori del genere mi sorge spontanea una domanda: che significato ha pubblicare una sorta di "best of" di tre diverse band (anche se dalle sonorità pressochè identiche) con protogonista un musicista, sicuramente bravo, ma non tra i più noti? A questa domanda, non ho ancora trovato risposta. Ma veniamo all'album... Nel tentativo di rendere questa raccolta più interessante tutti i brani sono stati ri-registrati da una formazione d'eccezione capitanata da Richard e da Göran Edman, al secolo cantante di Yngwie Malmsteen ("Eclipse" 1990, "Fire And Ice" 1992), dei Brazen Abbot e degli Xsavior. Guest stars di questo disco sono il solito Jens Johansson (Stratovarius), che oramai è presente in ogni disco power pubblicato in scandinavia, ed il chitarrista Sven Cirnski (Bad Habit, Snake Charmer). Le canzoni sono rimaste inalterate rispetto alle versioni originali e già dalla prima traccia "Time Requiem" (degli omonimi Time Requiem, sull'omonimo album "Time Requiem") ci si fa un idea dei contenuti di questa raccolta: solismi elevati all'ennessima potenza ed eseguiti a grande velocità che occupano gran parte della scena a scapito di parti di maggiore presa. Nonostante la sua eccessiva lunghezza (nove minuti) le godibili parti di cantato re-interpretate da Edman fanno dell'opener una delle tracce più gradevoli assieme alla fresca "Emposium", tratta dal progetto Space Odyssey, dove la band osa di più, spostandosi su tonalità alla Royal Hunt, risultando così con una marcia in più rispetto alle altre composizioni del lotto. Questo "The Ultimate Andersson Collection" farà la gioia degli amanti del genere, di quelli che sono rimasti impressionati dai dischi dei vari Majestic & Co e che desiderano conoscere qualcosa di più sulla carriera di questo virtuoso musicista. Una uscita che trovo più autocelebrativa che interessante... forse era meglio dedicarsi a qualcosa di nuovo...

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