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ON THE RISE

Ciao Terje e Bennech, come state? Bene, grazie! C’è un processo creativo che sta andando avanti, e ci sarà il secondo album non appena sarà completato. Cosa mi dite del progetto “On The Rise”? Quando è nato? Terje: Tutto è cominciato nel 2000, quando ho avuto l’ispirazione per scrivere di nuovo canzoni in stile AOR. Ho pensato che ero stato lontano troppo a lungo dalla ragione per la quale avevo sempre suonato. Ho iniziato a registrare dei demo a casa mia, e contemporaneamente ero coinvolto in diversi progetti. Stavo realizzando alcune seconde voci e un tipo, nello studio, si mise a suonare una delle canzoni di Bennech. Mi è piaciuta subito. Io e Bennech siamo diventati parte di un progetto nato per divertimento, ma purtroppo lui non aveva abbastanza tempo da dedicargli. Io ho continuato a registrare brani a casa, e un giorno ho chiamato Bennech chiedendogli se voleva entrare nel progetto a cui stavo lavorando. On The Rise è diventato realtà nel Gennaio 2001. Perché avete scelto la Frontiers Records come etichetta? Ci piace la loro politica e il loro gusto musicale, inoltre sono un ottimo team con cui lavorare. Potreste descrivere ogni canzone dell’album con un breve commento? Mi è sempre piaciuto conoscere le impressioni degli artisti sulle loro composizioni… Beat Of Your Heart: L’ho scritta con un mio vecchio amico. Io e Bennech abbiamo deciso di inserirla nell’album per il suo “groove” accattivante e per la bella melodia. E’ la storia di come avere una vita affascinante e poi perderla, per poi continuare a sperare di riaverla. Lift You Up: (Bennech) Volevo scrivere una “uptempo” e stavo per bloccarmi quando ho trovato il testo che poi è diventato il ritornello. Questa canzone parla delle promesse che ci facciamo, e che spesso non siamo in grado di mantenere. Terje: Bennech è partito con questa idea, ed io ho cominciato a lavorarci subito, curando insieme a lui gli arrangiamenti. The World Of Change: Tutto partì da una chitarra acustica e una melodia che tenevo nel cassetto da completare, e successivamente ho provato a mescolarla ad una base ritmica che ho sempre voluto utilizzare. Il tutto è risultato abbastanza piacevole. Avevo qualche idea per il testo, tutto quello che avevo in mente è passato facilmente sul foglio. Sai, ognuno di noi ha le sue idee e le sue opinioni sui politici, su quello che hanno fatto o non fatto, e questa canzone racchiude le mie riflessioni sulla nostra storia tanto quanto sui disastri naturali. Non scrivo canzoni così perché voglio cambiare il mondo, ma se la gente grazie ad esse comincia a pensare a queste cose, non posso che esserne felice. Memories Forever: Non ci ho messo molto a comporre questo pezzo. Ho finito il testo prima ancora di finire l’arrangiamento. Parla di quando ne hai abbastanza di storie che spezzano il cuore, e vorresti aprire le tue ali e volare via. Fare quello che vuoi, per un po’, metterci una pietra sopra. Ma quando tutto è lontano, non dimenticherai mai l’amore che conta davvero. Non puoi farci niente. Pride Bennech: E’ una canzone che ho scritto nel ’96, e che diede a un mio amico l’ispirazione per scrivere il testo e la storia di se stesso. Terje: Entrambi volevamo renderla più “dura” della precedente versione, così ho cominciato a sperimentare modi diversi di rendere gli stessi accordi sulla chitarra. Volevo continuare la politica del “meno è più”. Leaps And Bounds: E’ una delle prime canzoni che ho fatto per questa registrazione. Ho pensato che avessimo bisogno di un brano che unisse in armonia le nostre voci. Come base volevo farla apparire più ruvida, ma non l’ho fatto fino a che non sarebbe stato chiaro che sarebbe finita sull’album. Per quanto riguarda il testo, ho voluto fare il punto sull’esplosione scientifica del mondo. Ho semplicemente pensato a quanto vada in fretta il mondo attorno a noi. Prenditi il tuo tempo e guardati intorno. Ma ce ne accorgiamo? A volte non viviamo nemmeno più le nostre vite! Running In The Night: E’ una mia vecchissima canzone, e fa parte della mia storia/collezione di autore. Parla di un tipo che racconta le sue riflessioni sulle guerre e le battaglie che ci circondano nella vita di ogni giorno. Parla di come è difficile per i giovani crescere, fare amicizia, ed essere accettati in una nuova città. Può adattarsi a qualunque luogo, e anche il protagonista, che ha fegato e confidenza, non può sentirsi sicuro perché il mondo non è abbastanza sicuro. Ho tratto ispirazione da quel che ho visto e provato con le forze dell’ONU in Libano. Keep Our Love Alive: Ho scritto questo brano per quest’album, e credo sia la canzone più veloce che io abbia mai scritto. Parla di quando l’amore nasce, muore e ci manda in pezzi. E’ per dire di non mettere a repentaglio un amore di lunga data per cercare di sapere di più di quello che non si sa dell’altra persona. Tutto dipende da quanto tempo siamo disposti a trascorrere insieme, se vogliamo tenere vivo il nostro amore. Stay Away: In questo brano si possono trovare tracce di due diversi stili musicali. Mi piace cantarla. Narra di un uomo che osserva il trascorrere il tempo, e gli sembra di non averne abbastanza per fare tutto quello che vorrebbe fare. E delle sue riflessioni sul fatto che non riusciamo mai a stare lontani dai problemi inesistenti che noi stessi ci creiamo. Sadness Hit Like A Stone: L’ho scritta qualche anno fa, e un mio amico mi disse che avrei dovuto registrarla, prima o poi. Ha scritto anche il testo. Ho cominciato quest’anno a scrivere il nuovo arrangiamento, è venuto molto bene! La tristezza è una parte di noi, e la solitudine è qualcosa che ci circonda ogni giorno… ci interessa davvero qualcosa di quelli che sono troppo soli? Two Young Hearts Bennech: E’ la prima canzone che ho scritto per questo progetto. Alcuni accordi di base e una melodia… entrambi abbiamo collaborato all’arrangiamento. Terje: Ho completato il brano con l’assolo e ho scritto di quando guardi indietro e alcune cose, alcuni profumi, possono ricordarti qualcuno veramente speciale, un tempo in cui la vita era semplice. Sono semplicemente cose che non si dimenticano. Sono ricordi che durano per tutta la vita. Could Have Been The Last Time Bennech: Volevo che questa canzone fosse una “power ballad”, ma poi è diventata quello che puoi sentire. E’ una storia di me stesso e della mia ragazza… Terje: Bennech è saltato fuori con questa canzone davvero brillante. Aveva qualche dubbio sulla storia, e io ho dato il mio contributo per completare il testo e gli arrangiamenti. Stranded: Parla di un uomo che è stanco della solita routine. Vuole lasciar perdere e realizzare i suoi sogni. Le opportunità nella vita ci sono, sta tutto nel crederci e nel tenersi strette le piccole conquiste che si riescono ad ottenere. The Moment: Questa è una canzone che esce dal mio cuore. Volevamo registrare questo brano nella maniera più semplice possibile. Senza basso e batteria. Penso che sia una cosa carina. Quando incontri qualcuno di veramente speciale, ed è l’amore della tua vita, allora le parole non servono a molto. Basta ascoltare e far durare quel momento per sempre. We All Gotta Change: La Frontiers ha chiesto una bonus track, e io avevo una serie di canzoni sulle quali Bennech aveva cantato, e insieme abbiamo deciso di utilizzare una di quelle per l’edizione Giapponese. Ho scritto questo brano con un mio amico. Entrambi avevamo idee su come tutti noi dovessimo cambiare… e le abbiamo ancora! ;-)) Secondo me il punto di forza del vostro primo cd è il prefetto mix tra melodie rock e l’eleganza degli arrangiamenti, cose che solo i grandi musicisti possono fare. Siete d’accordo? Grazie per i complimenti! Il tempo passa, e se tu tenti continuamente di sviluppare il tuo personale modo di suonare, pensando e cercando di capire in generale il mondo della musica, allora hai le basi giuste. La formula non è speciale, senza il fatto che noi abbiamo sempre scritto solo musica che ci piace. Quali sono le vostre fonti di ispirazione? Quali artisti e band hanno influenzato il vostro modo di scrivere musica? Le mie influenze musicali sono Van Halen, Deep Purple, Whitesnake, Brian Adams, Def Leppard, Ronnie James Dio, Ritchie Blackmore's Rainbow, Journey, John Farnham, Steve Perry, Kiss, Gary Moore & Toto. Nel primo periodo Bennech era influenzato da Bruce Springsteen, poi ha scoperto band come TNT, Journey, Def Leppard, Bryan Adams, Dokken, Iron Maiden, Lynch Mob, Toto, Van Halen e altri… Cosa mi dici dell’attuale scena del rock melodico norvegese? Mah, non è granché al momento, ma sta crescendo. L’interesse per il rock melodico sta tornando, come alcune vecchie band del genere che stanno ottenendo un notevole riscontro. Sembra che la gente sia stanca delle boybands, dell’ hip hop e della musica pop. Quindi forse qualcosa di positivo sta avvenendo, e siamo fortunati a farne parte!!! Solo una domanda sui live-show: quando vi vedremo finalmente dal vivo in Italia? Presumibilmente inizieremo a mettere insieme una line-up completa, quando avremo finito il secondo album. Siete mai stati in Italia? Cosa pensate del nostro paese? No, non ci siamo ancora stati, ma speriamo di venirci, un giorno! L’Italia sembra davvero bella, e poi è ricca di storia… Ora che siete riusciti a scrivere e pubblicare un album rock, quali sono i vostri sogni futuri? Beh, vogliamo continuare a scrivere musica e pubblicare cd, e con questo bene in mente vogliamo arrivare il più lontano possibile! Ok, ragazzi, è tutto. Grazie per l’intervista, vi faccio i miei migliori auguri per i vostri progetti futuri! Siamo in attesa di altri ottimi album rock… alla prossima! Grazie anche a te e a tutti i commenti positivi dei fan del rock melodico in tutto il mondo! Li abbiamo davvero apprezzati!

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